Alte dosi di Biotina nella sclerosi multipla progressiva cronica
Nessun farmaco è stato trovato avere un impatto sulla sclerosi multipla progressiva ( SM ). La Biotina è una vitamina che agisce da coenzima per le carbossilasi coinvolte in fasi chiave del metabolismo energetico e la sintesi di acidi grassi.
La Biotina attiva la acetil-CoA carbossilasi, un enzima che prende parte alla sintesi della mielina.
Lo scopo di uno studio non-controllato, non-in-cieco, è stato quello di valutare l'efficacia clinica e la sicurezza di alte dosi di Biotina in pazienti affetti da sclerosi multipla progressiva.
23 pazienti consecutivi con sclerosi multipla progressiva primaria e secondaria provenienti da tre Centri di riferimento sulla sclerosi multipla in Francia, sono stati trattati con alte dosi di Biotina ( 100-300 mg/die ) per 2-36 mesi ( media = 9.2 mesi ).
In quattro pazienti con pronunciata alterazione visiva correlata a lesioni del nervo ottico, l'acuità visiva è migliorata in modo significativo.
I potenziali visivi evocati nei due pazienti hanno mostrato ricomparsa progressiva di onde P100, con normalizzazione delle latenze in un caso.
La spettroscopia protonica di risonanza magnetica ( H-MRS ) in un caso ha mostrato una progressiva normalizzazione del rapporto colina / creatina.
Un paziente con emianopsia omonima sinistra ha continuato a migliorare da 2 a 16 mesi dopo l'inizio del trattamento.
Sedici pazienti su 18 ( 89% ) con pronunciato coinvolgimento del midollo spinale sono stati considerati migliorati, come confermato dalla revisione in cieco dell'esame clinico videoregistrato in 9 casi.
In tutti i casi il miglioramento è risultato prolungato da 2 a 8 mesi dall'inizio del trattamento.
In conclusione, questi dati preliminari suggeriscono che alte dosi di Biotina potrebbero avere un impatto sulla disabilità e la progressione a sclerosi multipla progressiva. ( Xagena2015 )
Sedel F et al, Mult Scler Relat Disord 2015; 4: 159-169
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